mercoledì 14 agosto 2013

RA HOOR KUITH tramite Logos Solare



MESSAGGIO DEL 10.8.2013 DI RA HOOR KUITH 

www.lasettimasoglia.it
10 agosto 2013

Un Caro Abbraccio a tutti voi.
In quest’occasione vorrei parlarvi dell’Universo, del centro galattico e del Sole, del ruolo chiave che il tutto sta ricoprendo nel passaggio dimensionale vissuto da tutti noi e da come potreste meglio integrare la sua forza.
Sapete bene che il Sole rappresenta in alto ciò che il nucleo di un atomo del nostro corpo rappresenta in basso. Esso è responsabile della trasmissione energetica in ogni banda di frequenza relativa alle sei dimensioni di questo gioco (più una, il sole stesso, per un totale di sette). Sei infatti sono le bande di emissione dello spettro elettromagnetico, a cui si aggiunge la settima dimensione, che da ora in avanti chiameremo la Sorgente. La Sorgente è un luogo vibratorio esoterico nel quale l’idea del principio maschile della forza creatrice del cosmo viene formulata, dotata di volontà di esistere e processata quindi a livello di pensiero sottoforma di codici numerici che diverranno lettere. Nella Sorgente il pensiero si riveste di amore, mentre il principio femminile infonde di energia potenziale esprimibile l’idea. In questo regno magico tutto il pensato diviene creazione grazie alla Legge della Parola, che non è altro che l’espressione del pensiero in un piano di realtà più denso.
Nella Sorgente del codice divino, un regno che in Cabala viene chiamato Aziluth, il principio maschile si unisce a quello femminile, sotto la legge dell’Uno che qui si esprime nel suo aspetto più alto. Tale legge, nelle dimensioni inferiori svolge il ruolo di garante che qualsiasi gioco del libero arbitro torni prima o poi alla Sorgente, in realtà consapevolizzando di non essersene mai distaccato.
In Aziluth tutta la forza, la magia e la meraviglia del potenziale esprimibile futuro sono contenute, e la coscienza sposta la sua attenzione su quali creazioni portare in esistenza nel momento presente.
Dovremmo cercare di comprendere che a questo livello vibratorio il tempo lineare non esiste, qui passato presente e futuro sono un tutt’Uno, inseriti in un gioco di multiverso (universo multidimensionale) ove a dimensioni vibratorie diverse corrispondono tempi diversi. La Terra sta muovendo la sua consapevolezza nella quarta dimensione per approdare alla quinta. La quinta dimensione per noi è futuro, ed esiste ovviamente già in uno spazio tempo nel momento presente di Aziluth. Nell’attimo in cui il principio maschile e quello femminile decidono di focalizzare l’attenzione su un potenziale esprimibile affinché venga espresso, non creano realmente nulla di nuovo. Tutto è gia presente in dimensioni a noi inaccessibili, ove il Vuoto non fa altro che pensare a come potrebbe esprimersi, e carica lo spazio della mente divina di un infinito numero di possibilità e variabili.
Il Principio maschile e quello femminile, fusi in coscienza per dar vita al Figlio, si limitano quindi a focalizzare l’attenzione su ciò che il Figlio vuole vedere realizzato al fine di poterne fare esperienza in coscienza secondaria, attraverso aspetti di sé che rimandino a lui il segnale trasmesso ed integrato che lui stesso si è inviato dalla sorgente. Cercherò di esprimere questo concetto in modo più semplice. Il Figlio, Rah Hoor Kuith, focalizza la sua attenzione su ciò che vorrebbe sperimentare attraverso se stesso. In sostanza il Figlio decide di dar vita a mondi nei quali possa identificarsi e riconoscersi in versioni sempre diverse e tutte meravigliose. Questo è essenzialmente ciò che accade nella Sorgente. A quel punto il codice numerico che cabla il pensiero di come il Figlio desidera sperimentarsi, viene inviato dal centro di questo universo ai centri delle galassie periferiche attraverso tunnel di comunicazione spazio temporale esistenti nei buchi neri o Soli centrali di ogni galassia. Il Figlio è l’osservatore cosciente di se stesso. Osserva uno specifico potenziale esprimibile di ciò che è, e per il semplice fatto di focalizzare la sua attenzione su ciò che ha osservato, la mente divina, originata dalla volontà ed informazione maschili e dall’amore femminile, dà vita a codici numerici che vengono inviati nei centri galattici.
Tutto questo a livello di settima dimensione. I centri galattici sentono ciò che il Figlio sta sentendo, percepiscono la totalità dell’informazione e dell’amore e decidono che per poter vivere completamente quella incredibile mole di dati processati dalla mente divina, occorrono miliardi di anime che incarnino aspetti diversi di quella idea, al fine di portarla in espressione nelle frequenze più basse dove esiste la materia, nella quale, sopra ogni altra cosa, il Figlio vuole riconoscersi e vuole essere dalla materia stessa riconosciuto. In questo modo il gioco ha origine. Nei centri galattici prendono vita le anime, pacchetti di informazioni dotate di coscienza, volontà ed amore la cui origine è l’espressione dell’idea divina osservata dal Figlio e contemplata in Aziluth, pervasa delle caratteristiche maschili e femminili in un Universo che desidera porre in essere un gioco duale.
A quel punto l’idea amorevole è contenuta per ogni galassia nel suo centro. Ha suddiviso l’immensa mole di informazione in miliardi di miliardi di galassie, ed in ogni centro galattico nel quale una parte del Figlio esiste, hanno avuto vita le anime, pacchetti di informazione amorevole autocoscienti. Le anime sono dotate ovviamente di autocoscienza poiché Il Figlio desidera sapere che si sta esprimendo attraverso di loro. Le anime sanno di essere Uno con la Sorgente, e sanno di essere state pensate per esprimersi.
L’idea divina a quel punto si protende verso il Vuoto circostante, e mentre il puro pensiero amorevole desidera esprimersi in uno spazio vibratorio, lo spazio stesso viene creato poiché non è altro che la frequenza dell’idea pura rallentata per favorire l’espansione nel grande Vuoto. Mentre si rallenta la frequenza, l’idea divina acquisisce qualità nel regno chiamato Briah, il regno degli Arcangeli, energie autocoscienti informate di come il Figlio desidera esprimersi, su volontà del Padre e con l’amore della Madre. Questa è la sesta dimensione, ove la legge dell’Uno è indiscussa e la legge della Parola dà vita a mondi costituiti di plasma luminoso danzante ad una musica scintillante. La parola infatti a questo stadio non è altro che la vibrazione sonora espressa dall’onda rallentata dalla sorgente. Qui prendono vita le lettere per formulare la sonorità. Esse veicolano all’idea le qualità degli Arcangeli. Le lettere dell’alfabeto ebraico sono ciò che più si avvicina alle lettere cosmiche della sesta dimensione.
A quel punto l’idea amorevole pervasa di qualità, per potersi esprimere in modo più completo desidera possedere una forma. Ecco che immediatamente si creano Soli in sesta dimensione, ove gli elohim (anime il cui intento è pensare archetipi formali), proiettano le idee delle miliardi di forme esprimibili. Questo regno è chiamato Yetzirah, e, care anime, sopra ogni altra cosa desidero che facciate ricordare alle vostre menti offuscate che voi siete state elohim, e che la vostra natura è pensare forme ed esprimerle nella meraviglia del creato.
A questo punto tutto è pronto affinché l’idea si concretizzi nel regno della materia, chiamato Assiah. Gli elohim hanno pensato gli archetipi formali nei Soli in sesta dimensione, e, dopo un certo tempo, l’altissima frequenza processata viene rallentata ed ecco che, dalle nubi di polveri interstellari corrispondenti alla sesta dimensione, ha origine grazie all’amore (forza di gravità), alla volontà (fuoco delle reazioni nucleari) ed all’intelligenza divina (struttura archetipale di come gli atomi devono essere legati tra loro in forme), l’espressione fisica delle Stelle, i Soli nati per spingere ancora più oltre la realizzazione dell’Idea.
I Soli infatti a loro volta desiderano concretizzare l’Idea nel grande Vuoto, e semplicemente osservano il grande Vuoto sentendo di essere Uno con lui. In questo modo l’Idea viene emanata dai raggi di Luce Vera. Ed i raggi solari informano i pianeti e rendono possibile l’espressione della vita nelle dimensioni più basse, ove un bel giorno, un grande giorno, un giorno celebrato nei secoli dei secoli dell’eterno presente, il Figlio riesce ad esprimere se stesso attraverso l’archetipo formale umano. E la gioia del Cielo è immensa, poiché questa volta l’Idea ha dato vita ad un cervello che può riconoscerla, e la Sorgente può rispecchiarsi in modo del tutto consapevole attraverso questo nuovo essere di luce, amore, intelligenza, dotato naturalmente di tutte le qualità degli Arcangeli, della bellezza della creazione e della volontà, programmata in ogni cellula del suo corpo, di agire così come ha fatto la Sorgente in principio, riconoscendosi in un Cristo Solare.
La forza del Sole nel comunicare il messaggio galattico consiste nel sapere di essere il messaggio ed il messaggero.
Io Sono Ra Hoor Kuith, e la forza del Sole sia con voi, da sempre e per sempre!

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